giovedì 3 novembre 2016

La Brexit e la City

Considerando il livello di integrazione economico e finanziario che la Gran Bretagna ha raggiunto con gli altri paesi Europei grazie anche alla City di Londra può essere di difficile comprensione la Brexit. Un fenomeno come la City non è solo manodopera qualificata e gli edifici dove questa è allocata ma è anche una cultura. Con la Brexit la City perderà facilmente il passport dei suoi servizi che invece le società manterrebbero se fossero allocate a Dublino, Amsterdam e così via. Quindi per mantenere il passport è sufficiente che le varie società della City spostino la loro sede societaria e legale in un paese della UE come per diverse ragione ha ha fatto FCA. Le persone possono anche restare a Londra anche considerando che il loro costo è stato svalutato dal cambio sterlina con l' Euro. Questa svalutazione dovrebbe bilanciare gli eventuali oneri per fatturare le società finanziarie nella UE che a loro volta fatturerebbero i clienti nella UE trattenendosi il profitto. In questa visione Londra perderebbe parte dei profitti che emigrerebbero in altri paesi UE. Poi saranno gli attori con i consulenti aziendali a decidere che strada percorrere che comunque avvantaggerà la UE e non l' orgogliosa ed a me poco comprensibile Brexit.

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