mercoledì 28 novembre 2018

Danimarca, Svizzera, Germania ed Italia

Negli ultimi 10 giorni c' è stato un referendum in Danimarca ed uno in Svizzera
per stabilire se le leggi nazionali saranno prevalenti sugli accordi internazionali
o se le leggi nazionali dovessero adeguarsi agli accordi internazionali sottoscritti.
Questi paesi per potersi porre questo quesito, senza temere effetti negativi, forse
hanno delle economie forti con basso debito e bassi tassi di interesse, come poi ho
riscontrato nell' analisi che riporto.
Nell' analisi ho incluso anche l' Italia che invece ha un elevato debito pubblico e
quindi un elevato tasso di interesse ed anche un elevato tasso di disoccupazione
Infine anche il tasso di crescita dell' economia viene in prevalenza premiato da un
basso rapporto debito PIL.
Poichè le politiche monetarie della BCE limitano il tasso di interesse l' Italia fuori
dalla EU andrebbe probabilmente in recessione, mentre una manovra finanziaria
con l' espansione del debito difficilmente farebbe crescere l' economia.


domenica 25 novembre 2018

Osservazioni sul Dow Jones Transportation

In questo post riporto alcune osservazioni sull' indice Dow Jones
Transportation che ora si trova in una situazione analoga a quella
del 2015. Infatti ora come allora la Trendline a Lungo in arancione
ha rotto al ribasso.
Questo ribasso era stato anticipato dell' oscillatore Trend che era
finito in divergenza ribassista mentre il DJT saliva sul massimo.
Nel 2016 l' indice DJT, per paura di una recessione scese fino a
trovare supporto vicino ad un minimo dell' oscillatore Trend.
Nel 2016 la Trendline storica in giallo rimase rialzista e l' indice
poi riprese la crescita complice anche la QE Cinese.
Ora però bisogna capire se i recenti dazi U.S.A. porteranno solo ad
una frenata dell' economia globale o se si arriverà ad una recessione.
Per oggi mi fermo e non divago sull' impatto dei dazi in economia.
Le vendite Maserati in Cina sono state penalizzate anche dai dazi.



martedì 20 novembre 2018

Il Bitcoin scende dalla vetta

Il Bitcoin scende dalla vetta del massimo che aveva raggiunto nel dicembre
del 2017 come era stato previsto dal trend storico.
Infatti sia il Trend storico che anche quelli a lungo avevano generato una
divergenza ribassista sulla salita verso il massimo come evidenziato dalla
sua area in verde.
Nello stesso tempo però la Trendline a breve in blu che si era sovrapposta a
quella a medio in arancione aveva generato il segnale BUY che poi avrebbe
portato all' ultimo slancio di rialzo.
Appena dopo il massimo la veloce discesa della Trendline a breve che si era
portata sotto a quella media aveva generato un deciso segnale SELL a cui
sono seguiti altri segnali di vendere.
A tutti quelli che, dopo i diversi segnali di vendita, si aspettasse un rimbalzo
verso i massimi consiglio di attendere almeno che il Trend storico si porti
almeno in area di accumulazione se non raggiunga il valore zero.
Questo è solo un consiglio basato sulla statistica, non c'è da preoccuparsi.


sabato 17 novembre 2018

L' FTSEMIB è sulle montagne russe

L' FTSEMIB è ancora all' interno dell' area di accumulazione tra 18.400
e 19.700 punti e da qui può prendere due direzioni.
Una rialzista con una inversione simile a quella inquadrata dal rettangolo
verde nella sinistra del grafico, quando il MACD era piatto.
L' altra ribassista avvalorata dal MACD in discesa che ha come obiettivo
i 15.700 punti che cadono all' interno di una nuova area di accumulazione.
Considerando l' angolo di inclinazione negativa del MACD l' obiettivo di
15.700 punti potrebbe essere raggiunto nel primo trimestre del 2.019.
Un eventuale significativo cambiamento di rotta della manovra di bilancio
avvalorerebbe invece la prima ipotesi.


domenica 11 novembre 2018

Anche il Nasdaq è nell' incertezza

Nell' ultimo post sul Nasdaq avevo previsto un aggiustamento dell' indice di
almeno il 6%, mentre è giunto un aggiustamento addirittura del 12,4 % che
ha anche rotto al ribasso il trend rialzista, come illustrato nel grafico.
Ora il MACD segnala le difficoltà del MACD a medio termine di riprendere
un trend rialzista mentre la trendline più a lungo termine rimangono positive.
L' economia Americana va a gonfie vele mentre la politica ed il suo impatto
sull' economia ha aumentato l' incertezza.





sabato 3 novembre 2018

L' SP500 è nell' incertezza

Il post precedente titolava "L' SP500 ha perso il supporto rialzista", mentre
questo sottolinea l' incertezza che gli indicatori statistici rilevano.
Nel grafico nei riquadri in arancione A e B sottolineano che il MACD più a
lungo termine in azzurro va in negativo.
Questa negatività si verifica quando l' SP500 esce al ribasso dalla linea del
supporto rialzista come è accaduto nel 2014 quando la divergenza D1 si
verificò dopo la rottura del supporto.
Ora invece la divergenza D2, tra l' SP500 salito del 2% da febbraio 2018
ed il massimo del MACD sceso del 5% si è verificata in anticipo ed ha di
fatto annunciato la rottura del supporto da cui l' indice fatica a riprendersi.
L' economia ora procede bene ma all' orizzonte si profila il problema dei
tassi di interesse dei dazi delle elezioni americane e della politica Europea
che aiutano a capire le cause della rottura del supporto rialzista.
Queste ed altre difficoltà non escludono la possibilità della formazione di
un nuovo massimo marginale con ulteriori divergenze nel MACD.